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sabato 31 Maggio 2025
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Torretta in finale playoff Serie C: la grande vigilia

Il capitano Riposati racconta le sensazioni in vista della sfida decisiva contro il Massa

LIVORNO – Il Volley Torretta è pronto a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia sportiva. Dopo un’incredibile prestazione contro Colle Val d’Elsa, che ha permesso ai livornesi di conquistare con determinazione e carattere l’accesso alla finalissima, ora l’obiettivo della prima squadra maschile è uno soltanto: la Serie C. Il Torretta ha dimostrato di essere una squadra solida e matura, capace di gestire la pressione nei momenti decisivi. Il 3-1 inflitto a Colle Val d’Elsa è frutto di una performance corale in cui ogni atleta ha dato il massimo, trascinato dall’energia di Marco Riposati e dalla solidità della diagonale Galoppini-Riposati L. Il contributo di tutta la rosa ha fatto la differenza, con difese da manuale, muri incisivi e un servizio efficace nei momenti cruciali.

Ora l’ultimo ostacolo si chiama Massa, una squadra attrezzata per la promozione e avversario temibile sin dall’inizio della stagione. La serie si disputerà al meglio delle tre gare, con l’eventuale bella in casa giallonera, al pala Del Chicca (si parte sabato 24, ore 18), dettaglio che potrebbe rivelarsi decisivo. alla vigilia, abbiamo avuto l’occasione di scambiare qualche parola con il capitano Marco Riposati. 

Quali aspettative avete in vista della finale?

“La squadra è pronta, soprattutto mentalmente. La finale non era un obiettivo dichiarato, ma volevamo fare bene e ora, dopo un anno di costanza e solidità, siamo consapevoli della nostra forza. Abbiamo vinto partite con autorità e altre in rimonta, dimostrando carattere. L’altra squadra, forse, è più forte sulla carta e ha giocatori esperti, ma noi puntiamo sulle nostre qualità e su un gruppo consolidato da anni. C’è grande entusiasmo e vogliamo offrire una prestazione all’altezza. Poi, sarà il campo a decidere”.

Quale la strategia verso questo match che vale una stagione?

“La preparazione è stata mirata a mantenere la serenità e la concentrazione. Abbiamo seguito un percorso lineare, focalizzandoci sul nostro gioco e affinando i dettagli tecnici. Inoltre, abbiamo studiato alcuni giocatori avversari per adattare la strategia. Giovedì, prima della finale, abbiamo svolto l’ultimo allenamento, consapevoli di affrontare una squadra che conosciamo bene, avendoci già giocato contro due volte. Ora siamo pronti a scendere in campo, tenendo conto dei loro punti di forza. La squadra ha un’età media di 20-21 anni, con il più grande a 24 e il più giovane a 18. Rispetto agli avversari, che schierano giocatori oltre i 35 anni, potremmo avere un vantaggio fisico. Ma ciò che conta davvero è la forza del gruppo: dopo l’allenamento ci ritroviamo a cena, rafforzando la nostra unità. Affrontiamo ogni sfida insieme, con determinazione e serenità”.

Quanto influisce il fattore campo?

“Confidiamo molto nel fattore campo. In casa abbiamo perso solo una volta, e proprio contro questa squadra, l’unica che ci ha portato al tie-break, chiuso a nostro favore 3-2 per soli due punti. L’ambiente può fare la differenza, soprattutto grazie ai tanti tifosi che ci seguono, inclusi i giovani del vivaio. Anche se il campo è un po’ ostico, non sarà un fattore decisivo come contro altre squadre, perché loro lo conoscono bene. Tuttavia, il sostegno del pubblico nella nostra palestra può darci una spinta importante”.

Quali sono stati i momenti decisivi della stagione?

“Ci sono stati due momenti chiave nella stagione. Il primo è stata la partita contro di loro all’andata: lo scorso anno avevamo perso 3-0, ma quest’anno, alla quinta giornata, contro i favoriti, siamo riusciti a vincere inaspettatamente. Da lì abbiamo capito che, dopo le prime gare contro squadre più abbordabili, potevamo puntare più in alto. La seconda svolta è arrivata nei playoff, con la vittoria contro Arezzo in casa per 3-0. Due settimane dopo, Arezzo ha conquistato la promozione in Serie B, e noi ci siamo detti: ‘Abbiamo battuto la capolista, peccato per quei due punti che ci hanno impedito di salire direttamente, ma possiamo ancora fare meglio nelle fasi finali della stagione.’ Questi due momenti: la vittoria contro Massa all’andata e quella contro Arezzo nei playoff hanno segnato il nostro percorso”.

Quali i punti di forza di Massa da neutralizzare?

“L’attenzione è rivolta soprattutto ai due centrali avversari, giocatori esperti di 35-37 anni con una lunga carriera in Serie B e una promozione alla A2 alle spalle. Probabilmente formano la coppia centrale più forte del campionato. Anche l’opposto è un elemento di spicco, avendo disputato due campionati di alto livello. Questi sono i principali punti di forza della squadra avversaria, su cui concentreremo la nostra strategia”.

Quali sono i progetti futuri del Torretta, al di là dell’esito di questa finale?

“Per quanto riguarda il futuro, come giocatori abbiamo ancora poche certezze, perché ora siamo totalmente concentrati su questa fase. Tuttavia, l’obiettivo principale resta quello di far crescere il settore giovanile. Infatti, su 14 giocatori, sette provengono direttamente dal vivaio del Torretta e sono stati integrati in prima squadra. L’idea è continuare su questa strada, portando gradualmente nuovi ragazzi a giocare a livelli più alti e permettendo loro di fare esperienze significative. Alcuni di noi, come me e altri compagni, hanno avuto esperienze altrove, a Santa Croce o Castelfranco, per poi tornare. La crescita del gruppo giovanile è fondamentale per rafforzare la squadra e dare valore alla società”.

© Riproduzione riservata

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