(Adnkronos) – “Abbiamo un’opposizione che non solo dichiara vittoria anche senza aver raggiunto il quorum, ma che proclama trionfante che la Meloni è stata sconfitta perché il numero di chi ha votato sì” ai referendum dell’8 e 9 giugno “è superiore ai voti che il centrodestra ha raccolto alle politiche, cosa peraltro non vera”. Così la premier Giorgia Meloni, in video-collegamento con la celebrazione del 25° anniversario di Libero quotidiano. “Se volessimo dirla tutta – aggiunge – anche chi è andato a votare e ha votato sì, ha comunque votato contro leggi della sinistra, non contro leggi fatte da noi”. “Io devo confessare che la reazione della sinistra al risultato del referendum non mi ha sorpreso. Perché la sinistra ragiona sempre nello stesso modo. Se vince le elezioni di qualunque genere, allora è un trionfo della democrazia. Se perde le elezioni di qualunque genere, allora c’è un problema di democrazia. E addirittura si mettono in discussione le regole della democrazia…”, dice la presidente del Consiglio. “Io penso che chiedere di ridurre gli anni di residenza dagli attuali 10 a 5 per ottenere la cittadinanza italiana sia una sciocchezza. Solo chi vive nei salotti dei quartieri eleganti o frequenta i club esclusivi poteva pensare che fosse una buona idea. E, se posso dire, denota anche un certo provincialismo, perché ormai sono moltissime le persone che vivono più di 5 anni in un Paese straniero e poi magari si trasferiscono altrove. Io – sottolinea – rimango dell’idea che in Italia ci sia un’ottima legge sulla cittadinanza, che non ci sia alcun bisogno di dimezzare i tempi per chiedere la cittadinanza”. “Se il Parlamento vorrà discutere con buonsenso di soluzioni – prosegue – per esempio per migliorare le rigidità che riguardano la richiesta di cittadinanza per chi compie 18 anni e ne ha diritto, io le valuto senza pregiudizio, sono una persona di buonsenso. Ma per il resto ho le idee molto chiare, e aggiungo che sono molto contenta di essere sulla stessa linea della stragrande maggioranza degli italiani”. “Quindi – rimarca Meloni – non solo penso che il Parlamento non debba modificare la legge, ma auspico anche che nessuno la presenti una proposta del genere, perché vorrebbe dire non tenere minimamente in considerazione quello che vogliono coloro che dovresti rappresentare”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Referendum, Meloni: “Sinistra non mi sorprende, se perde c’è sempre problema di democrazia”
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