(Adnkronos) – Italia-Francia, attesa per l’incontro del 3 giugno tra Meloni e Macron. “Le nazioni sono alleate anche se a volte ci sono state divergenze” ha detto la presidente del Consiglio durante il punto stampa nel corso della sua visita in Asia Centrale. “Siamo dei leader che si confrontano, sono contenta che venga a Roma” aggiunge da Astana. “Con Macron moltissime volte ci siamo trovati d’accordo, altre volte ci siamo trovati meno d’accordo. A Roma si dice ‘montare molta panna’, come se la questione fosse quasi una cosa personale o che comunque travalica la dimensione di due leader che si confrontano. Ci siamo visti tantissime volte, ci vedremo anche questa, le materie da discutere sono una infinità e sono molto contenta che Emmanuel Macron venga a Roma, così avremo l’occasione per sederci con un po’ di calma affrontare i vari dossier”. “Mi ha lasciato senza fiato questa storia” dice la premier Meloni a proposito dell’omicidio della giovane Martina Carbonaro ad Afragola. “Dico la verità, noi ci abbiamo lavorato tanto. Delle volte ti senti veramente disarmato, non so come dire, perché le leggi le abbiamo fatte. Tra l’altro, sentivo ieri la segretaria Schlein che diceva ‘mettiamo da parte le divisioni politiche’. E’ uno dei pochi temi su cui non le abbiamo avute”. “Noi rischiamo di non capire quello che sta accadendo alle giovani generazioni” dice, poi, intervenendo sul tema del disagio giovanile. “Siamo la prima generazione di genitori che cresce figli completamente digitali. Il mondo che loro vivono non è il mondo che vivevamo noi da ragazzi e quindi forse non siamo neanche bene in grado di prevedere quello che sta accadendo, i pericoli che loro vivono”. Assistiamo a “un aumento dei casi di autolesionismo, aumento dei casi di violenza, aumento dei casi di suicidio, aumento dei casi di suicidio inspiegabili. È un dibattito che va aperto e confesso di non avere le risposte, ma se non ci facciamo le domande non possiamo trovare le risposte. Ho proposto su questo una collaborazione al Parlamento, alcuni esponenti dell’opposizione sono riusciti a polemizzare anche su questo, mi è dispiaciuto. Ciò non toglie che non mollo”, ha rimarcato Meloni. Il tema del disagio giovanile “è molto più grande di noi e penso lo dobbiamo affrontare tutti insieme. Non c’è bisogno di fare appelli. Io ci sono per chiunque abbia proposte, idee, iniziative su questa materia e penso che debba riguardare non solo la politica ma tutta l’Italia, quindi deve riguardare anche chiunque abbia delle responsabilità compresa la comunicazione, l’educazione. Noi dobbiamo aprire una riflessione enorme su questo”. “Sto scrivendo adesso una lettera alla Commissione bicamerale per l’infanzia per chiedere di nuovo a tutte le forze politiche: lavoriamoci insieme, ragioniamoci insieme, mettiamoci seduti, coinvolgiamo tutte le persone che possono aiutarci a capire cose che magari noi non stiamo capendo”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Italia-Francia, Meloni: “Macron? Siamo leader che si confrontano, contenta che venga a Roma”
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