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Donald Trump chiede a Israele di non attaccare l’Iran perché è vicino a un accordo con Teheran sul programma nucleare. “Siamo abbastanza vicini a un buon accordo – ha detto il presidente Usa parlando con i giornalisti alla Casa Bianca – non voglio che attacchino, perché credo che lo farebbero saltare”. Quanto alla reale possibilità di attacco israeliano “non voglio dire che sia imminente – ha affermato Trump – ma sembra che qualcosa potrebbe succedere”. Quindi ha ammonito Teheran: “Io vorrei evitare un conflitto” ma “l’Iran non può avere l’arma nucleare – ha aggiunto – a parte questo voglio che abbiano successo, li aiuteremo ad avere successo, faremo affari con loro, faremo tutto il necessario”. E riferendosi ai negoziati in corso ha concluso: “Devono essere disposti a darci alcune cose che al momento non sono disposti a concederci”. Intanto il Dipartimento di Stato americano ha emesso un avviso di sicurezza per i cittadini statunitensi in Medioriente e nel Nord Africa, citando “l’aumento delle tensioni regionali”. Nel testo si consiglia ai cittadini statunitensi di esercitare “maggiore cautela” in tutte le regioni. Già mercoledì il Dipartimento di Stato aveva ordinato ai funzionari governativi non in situazioni di emergenza di lasciare l’Iraq a causa delle “accresciute tensioni regionali”, e il Pentagono ha autorizzato i familiari dei militari ad abbandonare volontariamente le proprie sedi in tutto il Medio Oriente, ha dichiarato un funzionario della Difesa a CbsNews. L’Iran dal canto suo tiene il punto. Nei colloqui con gli Stati Uniti sul programma nucleare verranno ”difesi i diritti del popolo iraniano”, ha affermato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi, a capo della delegazione impegnata nei colloqui con Washington. Domenica è previsto il sesto round dei negoziati diretti a Muscat, in Oman. “Saremo a Muscat per difendere i diritti del popolo iraniano”, ha affermato Araghchi in una nota, aggiungendo che la decisione dell’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite che censurare la repubblica islamica per il mancato rispetto dei suoi obblighi “aumenta la complessità delle discussioni”.
Quanto alle minacce di un attacco israeliano alti funzionari militari e governativi iraniani hanno predisposto un piano per rispondere a un eventuale attacco agli impianti nucleari del Paese, ha fatto sapere un funzionario iraniano al New York Times. Il piano prevede un contrattacco immediato con centinaia di missili balistici, di portata simile a quello sferrato nell’ottobre 2024, quando vennero lanciati quasi 200 missili contro Israele, costringendo l’intera popolazione a cercare riparo nei rifugi antiaerei. Intanto l’Italia si candida a ospitare nuovi round di colloqui tra Usa e Iran. “Non sarà facile la prossima tornata a Muscat e poi è probabile che si facciano ancora a Roma, ma da tutte le parti – omanita, iraniana e americana – c’è grande considerazione per il ruolo dell’Italia come facilitatore di questo accordo che è fondamentale per la stabilità dell’intera area”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Lo scorso fine settimana ho inviato il segretario generale della Farnesina, l’ambasciatore Guariglia, a Teheran per incoraggiare l’Iran a raggiungere un accordo con gli Stati Uniti – ha aggiunto Tajani – Noi crediamo che sia assolutamente irrealizzabile il progetto di bomba atomica iraniana, bisogna però trovare un accordo e fare in modo che anche gli iraniani siano più flessibili”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Iran, altolà di Trump a Israele: “Siamo vicini ad accordo, non voglio che attacchi”
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