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Caso Visibilia, processo rinviato. Pm: “Rischio prescrizione”

(Adnkronos) – Un capo d’imputazione troppo generico e un processo che si allunga e su cui rischia di incombere la prescrizione. Non mancano i colpi di scena nell’ultima udienza del processo Visibilia che vede tra gli imputati anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè accusata di falso in bilancio. Il Tribunale di Milano ha ritenuto “fondata” l’eccezione sul capo di imputazione troppo generico per Visibilia srl in liquidazione rimandando quindi alla Procura per una nuova formulazione dell’accusa “meno carente”.  Un’uscita di scena da questo processo che vede scendere a 16 gli imputati, mentre i pubblici ministeri dovranno riformulare le accuse e ripassare da un’udienza preliminare. Per i 16 imputati, invece, il processo proseguirà il prossimo 16 settembre, un rinvio – per decidere sulle parti civili – che ‘irrita’ la Procura che sottolinea come su questo procedimento c’è il “rischio prescrizione”.  In poco più di un’ora di udienza c’è giusto il tempo per il Tribunale di Milano di tornare su un capo d’imputazione già rimodulato dalla pubblica accusa, ma non in modo sufficiente per la società che dovrebbe rispondere per la 231 sulla responsabilità degli enti. E di fronte a una sezione che cambierà due giudici a settembre, il collegio presieduto da Giuseppe Cernuto decide di prendere tempo e di non decidere sulla richiesta dell’avvocato Federico Cecconi – che rappresenta alcuni degli imputati – di estromettere le tre parti civili, perché “i soci di minoranza non hanno avuto nessun danno diretto” condizione per l’ammissibilità.  Ma sul rinvio interviene la pm Marina Gravina che chiede che “la questione sia decisa in data odierna o prima dell’estate anche nell’interesse della giustizia e della ragionevole durata del processo che rischia con questi ritmi di andare troppo in là” con il pericolo di incorrere nella “prescrizione” visto che in alcuni casi il falso in bilancio riguarda il 2016.  Una richiesta che non viene accolta. Il presidente del collegio ricorda che è il capo d’imputazione scritto in modo troppo vago ad avere avuto effetti in aula e ricorda che “questa fase va sviluppata in maniera ragionata” e che “il Tribunale ha anche altro da fare e non solo questo processo”. Il ritorno in aula è atteso per il 16 settembre prossimo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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