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Pat Cash difende Jannik Sinner. Dopo il trionfo di Wimbledon, contro il tennista azzurro, che ha battuto Carlos Alcaraz in finale, si è scatenato il ‘solito’ odio da social, con molti, guidati da Nick Kyrgios e alcuni giornali della stampa britannica, che hanno ricordato il caso doping che ha riguardato Sinner. A rispondere agli attacchi, ignorati come sempre da Jannik, ci ha pensato Pat Cash, ex tennista australiano vincitore proprio a Londra nel 1987 e oggi allenatore: “A volte i giocatori risultati positivi non sono ‘imbroglioni’ del doping: nel caso dei campioni di Wimbledon, erano contaminati”, ha ricordato, riferendosi anche alla vicenda, praticamente analoga a quella di Sinner, che ha riguardato Iga Swiatek. “Non hanno “imbrogliato” con il miglioramento delle prestazioni. Sono stati dichiarati tali, è difficile immaginare che certe persone siano così disinformate o si rifiutino di riconoscere questi fatti e continuino a blaterare su questo argomento!”, ha continuatio Cash, “i loro casi sono stati portati avanti? Possibile! Ma era necessario! Festeggiamo questi campioni!”. Poi un riferimento diretto a Nick Kyrgios, che dopo la finale di Wimbledon ha pubblicato un esplicito asterisco sul suo profilo X: “Ho letto un sacco di sciocchezze sui social media, di persone che chiamano Jannik e Iga degli ‘imbroglioni’ del doping”, ha detto Cash nel video selfie pubblicato su Instagram, “è molto triste che persone così esistano ancora. Prima di sparlare, dovrebbero prendersi il tempo di informarsi e rivedere i protocolli seguiti per rilevare i risultati positivi e cosa è successo nei casi del giocatore italiano e della tennista polacca, anche se solo per dieci minuti”. “Se pensate che si siano dopati, siete pazzi. Sono i migliori al mondo. Tutti dovrebbero accettare la loro grandezza invece di sminuirli e raccontare bugie”, ha concluso Cash. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Kyrgios attacca Sinner, Cash lo difende: “Lui campione, non dopato”
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