(Adnkronos) – Il navigatore milanese Ambrogio Beccaria è in partenza alle ore 15,45 di domani, domenica 10 agosto, per la seconda edizione della The Ocean Race Europe 2025, al timone della sua nuova imbarcazione “Allagrande Mapei”. Questa regata a tappe e in equipaggio segnerà il debutto assoluto del nuovo Imoca 60, che per la prima volta gareggia con i colori del main sponsor Mapei. Per affrontare la competizione Beccaria ha scelto di affidarsi a un equipaggio solido e affiatato, composto da Thomas Ruyant, Morgan Lagravière, Manon Peyre e Pierre Bouras (on board reporter), e da Abby Ehler e Hugo Feydit, rispettivamente nella terza e nella quinta tappa. La tappa di apertura sarà di 850 miglia nautiche e porterà la flotta a Portsmouth, in Inghilterra: “sono davvero entusiasta di questa Ocean Race europea – dice Ambrogio – mi piace l’idea di una regata che unisca vari paesi d’Europa. Passare dal mar Baltico al Mediterraneo, che è un po’ il mio mare, quello dove sono cresciuto, è una grande emozione. E poi non vedo l’ora di fare scalo a Genova, la città in cui mi sono formato e dove è nato il mio precedente progetto Class40”. Ad accompagnare il team di Allagrande Mapei ci sarà anche un’ospite d’eccezione, Rachele Fogar in qualità di “jumper”. L’ospite infatti salirà a bordo insieme al team durante il dock out dal porto e rimarrà con loro fino alla linea di partenza, per poi tuffarsi in acqua ed essere recuperata da un gommone d’appoggio. Classe 1991, modella, influencer e velista non professionista, Rachele è nata da mamma ungherese, Katalin Szijarto, e papà italiano, il celebre velista, esploratore e scrittore Ambrogio Fogar, da cui ha ereditato la passione per i viaggi e l’avventura. “Ho accettato con entusiasmo l’invito a salire a bordo della barca di Ambrogio Beccaria – dice Fogar – per la prima tappa della Ocean Race Europe perché credo che ci siano esperienze capaci di accendere qualcosa dentro di noi: una scintilla, una sfida, un simbolo. La vela è questo per me: libertà, coraggio, immersione totale nella natura e nei propri limiti. Essere a bordo, anche solo per pochi istanti prima della partenza, è un onore e un privilegio. Ambrogio è un esempio raro di determinazione gentile, talento puro e visione limpida. Lo ammiro da tempo: per la sua capacità di unire competenza tecnica e umanità, per il modo in cui affronta il mare: con rispetto, audacia e profondità. È uno di quegli sportivi che riescono a trasmettere qualcosa che va oltre la competizione. Salire sulla sua barca è come entrare nel suo mondo, fatto di vento, silenzi e scelte coraggiose. La Ocean Race Europe è un’avventura collettiva e simbolica: parla di Europa, di sostenibilità, di frontiere che si attraversano con il vento. Partecipare, anche solo per un breve tratto, è una grande emozione. In qualche modo il gesto di buttarmi in maree lasciar partire la barca verso il largo è una metafora potente: lasciare andare, affidarsi, credere nel viaggio. E in chi lo compie”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Domenica Beccaria alla partenza della Ocean Race Europe. A bordo anche la figlia di Ambrogio Fogar
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