27.4 C
Livorno
mercoledì 13 Agosto 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Basket, Gallinari senior: “Il titolo di Portorico ripaga in parte le sfighe di Danilo”

(Adnkronos) – “Questa vittoria ripaga mio figlio, almeno in parte, di tutte le ‘sfighe’ che ha avuto in carriera”. C’era anche papà Vittorio a festeggiare in campo lo scudetto del massimo campionato di basket di Portorico vinto da Danilo Gallinari, 37 anni, eletto anche miglior giocatore della finale con una prestazione da 24 punti con i suoi Vaqueros de Bayamòn.  “Domani ci sarà la parata e lui sarà senz’altro presente: è il beniamino dei tifosi, il telecronista lo chiama ‘il gladiatore italiano’. Poi, in due o tre giorni – dipende dai voli – tornerà in Italia per raggiungere la Nazionale”, racconta all’AdnKronos. La stagione del Gallo non è ancora finita: lo attendono gli Europei in azzurro a Cipro al via il 28 agosto (esordio contro la Grecia), forse la sua ultima competizione internazionale con l’Italbasket. Prima però c’è ancora tempo per qualche giorno di riposo. E di festeggiamenti: “Sono il primo a essere felice per lui -sottolinea Vittorio Gallinari-. La sua è stata una carriera travagliata, piena d’infortuni nei momenti cruciali. Purtroppo, proprio sul più bello, c’è sempre stato uno stop a frenarlo in qualche modo”.  Figura storica del basket italiano, protagonista dell’Olimpia Milano di Dan Peterson negli anni ’80 e vincitore di quattro scudetti, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Korac (più altri tre trofei con Bologna), Vittorio è volato a Portorico ai primi di agosto “dopo l’incidente a Eleonora, la compagna di Danilo, morsa da uno squalo in vacanza. Con due figli, un altro in arrivo e Danilo impegnato nei playoff, serviva una mano. Non ci ho pensato due volte”. Considerato da molti il più grande talento italiano di sempre, quello a Portorico, per il Gallo, è il primo titolo della carriera. “Lo scrivono in tanti, ma a lui non importa -dice il padre-. Si gode il momento senza recriminare, è felice. Per capire perché in tante occasioni non abbia vinto, bisognerebbe analizzare il passato, tra Italia e Nba”. Il livello del campionato portoricano lo ha sorpreso: “E’ più alto di quanto si pensi, pieno di giocatori americani naturalizzati ed ex Nba. In finale, ad esempio, c’era Kenneth Faried, ex Reggio Emilia, su cui ora l’Eurolega ha messo gli occhi. I palazzetti? Sempre pieni: tra i 10 e i 15mila spettatori. La squadra di Danilo, i Vaqueros de Bayamón, gioca a pochi chilometri da San Juan, in un’arena da 11.500 posti, si gioca ogni due giorni ed è sempre sold out”. Tanti i messaggi di congratulazioni ricevuti: “Preferisce quelli degli amici più stretti, rispetto a quelli di chi si fa vivo solo in queste occasioni” rivela Vittorio. In rete, particolare il ricordo della pagina Instagram e Facebook “Chiamarsi Minors”, che ha ricordato lo spareggio promozione di B2 vinto da Gallinari a 15 anni con Casalpusterlengo. Come a dire: quello di Portorico non è l’unico titolo. “È tutto vero -sorride il padre-. La sua gavetta l’ha fatta eccome. Ha disputato le giovanili a Casalpusterlengo, realtà piccola dove giocava con gli amici di sempre, a Sant’Angelo Lodigiano dov’è cresciuto. Poi Pavia, la serie B e infine Milano, sono stati tanti i passaggi della sua carriera prima dell’esordio in Nba”.  New York la sua prima squadra, era il 2008, poi Denver, Clippers, Oklahoma, Atlanta, Boston (un anno fermo per l’infortunio al tendine d’Achille), Washington, Detroit e Milwaukee. Nessuna finale purtroppo e un gioco evoluto nel tempo, sempre più perimetrale, anche a causa dei suoi guai fisici. “Ma è il basket che è cambiato. Io sono un vecchio bacucco e preferisco quello dei miei tempi: una volta si partiva dalla difesa, oggi dall’attacco. I giovani crescono con un’idea di pallacanestro diversa rispetto alla mia Olimpia Milano. Quei tempi non torneranno più, non si può tornare indietro”. Il viaggio di Danilo è lungo tre decadi che ha lasciato tracce ovunque: in Europa a Milano, in Nba, perfino ai Caraibi. All’orizzonte, l’ultima missione con la maglia che conta di più, l’azzurro. A Cipro, Danilo Gallinari non cerca solo vittorie, ma il sigillo finale su una carriera che, comunque vada, resterà memorabile. Come quella di papà Vittorio. (di Giacomo Iacomino) —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Livorno
nubi sparse
27.4 ° C
27.4 °
27.4 °
61 %
2.4kmh
73 %
Mer
27 °
Gio
31 °
Ven
30 °
Sab
30 °
Dom
30 °
KASITA
KASITA
KASITA

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

KASITA

VIDEO NEWS

KASITA