SHANGAY – Un weekend da incorniciare per l’Italia del fioretto nella tappa conclusiva del Grand Prix FIE a Shanghai, anticamera dei prossimi Europei di Genova 2025. Cinque medaglie in due gare: un bottino straordinario che certifica la forza e la profondità del movimento schermistico azzurro. A brillare, insieme a fuoriclasse consolidati come Martina Favaretto (oro), Tommaso Marini (argento), Arianna Errigo e Martina Batini (bronzi), è anche un volto giovane ma già familiare agli appassionati: Giulio Lombardi, talento puro cresciuto nel vivaio del Circolo Scherma Fides di Livorno, oggi punto fermo delle Fiamme Gialle.
Il 22enne, reduce dalla vittoria all’Europeo Under 23, ha messo a segno un’altra prestazione maiuscola, confermandosi tra le promesse più solide del fioretto maschile internazionale. Lombardi ha conquistato un meritatissimo bronzo, il secondo podio in carriera tra i senior, al termine di un percorso avvincente e ricco di spunti tecnici e caratteriali.
Il suo cammino nella prova maschile è cominciato con due assalti intensi e risolti in volata: 15-13 al francese Roger e, a seguire, 15-14 nel derby azzurro con Filippo Macchi, vicecampione olimpico, al rientro in pedana. Stesso punteggio (15-14) anche negli ottavi contro Pauty, altro fiorettista francese di alto livello, e ancora un combattuto 15-14 nei quarti contro Loisel, che gli ha garantito l’accesso alle semifinali e la certezza del podio.
Il sogno della finale si è infranto contro il fiorettista di Hong Kong, Choi, che ha imposto un netto 15-9. Ma per Giulio Lombardi, allievo del Maestro Beppe Pierucci, resta una medaglia pesante, frutto di talento, determinazione e una crescita tecnica che lo sta rapidamente portando tra i ‘big’ della specialità. La sua è una parabola in costante ascesa, iniziata sulle pedane della gloriosa e vincente ‘cantera’ di via Allende, culla di campioni, e ora proiettata verso traguardi sempre più importanti. La giornata cinese ha dimostrato quanto il ricambio generazionale del fioretto italiano sia non solo in corso, ma già all’opera. Giulio Lombardi, con la sua prestazione da podio in un contesto di altissimo livello, rappresenta al meglio questo nuovo corso: un atleta giovane ma già maturo, capace di farsi largo e di interpretare con intelligenza e coraggio ogni assalto.
Sotto la guida del CT Simone Vanni, l’Italia del fioretto dimostra di avere non solo il presente, ma anche un futuro solidissimo. E tra i volti di questo futuro, il nome di Lombardi è ormai una certezza.
