LIVORNO – Scatterà domenica 19 ottobre la stagione 2025/26 del campionato nazionale di Serie A di rugby, confermando il format già adottato nell’ultimo anno: 40 squadre ai blocchi di partenza, suddivise in quattro gironi da dieci formazioni ciascuno. Si conferma la struttura a un girone nazionale (A1) e tre territoriali (A2), che accompagnerà il torneo verso un ampliamento previsto per il 2026/27, quando le partecipanti saliranno a 48 e ogni raggruppamento passerà da 10 a 12 squadre.
Al termine delle 18 giornate di stagione regolare (andata e ritorno), le prime classificate dei tre gironi territoriali (A2), insieme alla miglior seconda, accederanno ai playoff per il passaggio in A1. Le due squadre vincitrici delle semifinali saranno promosse nella massima categoria nazionale, e la vincente della finale avrà anche diritto a competere nei playoff per l’accesso alla A Elite, la vetta del rugby italiano, insieme alle prime tre classificate del girone A1.
Confermata anche per questa stagione l’assenza di retrocessioni dalla Serie A alla B e nessun passaggio da A1 ad A2, per consentire l’espansione della categoria prevista per l’annata successiva. Una sola squadra retrocederà invece dalla A Elite in A1.

Le squadre della Serie A1
A contendersi la promozione in A Elite saranno dieci formazioni. Ai nastri di partenza troviamo la Lazio, retrocessa dalla A Elite, e il Biella, promosso proprio in Elite dopo la vittoria nei playoff della scorsa stagione. Confermate Parabiago, Paese, Verona, CUS Torino, Capitolina, Petrarca Padova cadetto, Avezzano e le neo-promosse Calvisano e Valsugana/Padova.
Le trenta formazioni dell’A2
Nel girone A2, profondamente rinnovato, troveranno spazio le retrocesse dall’A1 Rugby Milano e Cavalieri Prato/Sesto, oltre a cinque squadre salite dalla Serie B: Stade Valdotain, Modena, Mogliano cadetto, San Benedetto e US Roma. Cinque le retrocesse in Serie B: Unione Monferrato, San Donà, Patavium, Primavera Roma e Villa Pamphili Roma.
Queste le trenta squadre divise per area geografica:
- Lombardia: CUS Milano, Rugby Milano, A&U Milano, Viadana cadetto, Lecco
- Valle d’Aosta: Stade Valdotain
- Piemonte: CUS Torino
- Sardegna: Alghero
- Emilia-Romagna: Noceto, Parma, Piacenza Club, Modena, Romagna
- Veneto: Mogliano cadetto, Villorba, Valpolicella, Tarvisium, Casale, Badia
- Toscana: Unicusano Livorno, UR Firenze, Cavalieri Prato/Sesto
- Marche: Pesaro, San Benedetto
- Abruzzo: L’Aquila, Paganica
- Lazio: Roma Olimpic, US Roma, Civitavecchia
- Campania: Napoli/Afragola
L’Unicusano Livorno Rugby: identità, talento e ambizione
Tra le grandi protagoniste del prossimo campionato figura senza dubbio l’Unicusano Livorno Rugby, reduce da una stagione brillante conclusa con la vittoria del proprio girone territoriale e una partecipazione ai playoff contraddistinta da gare combattute e incerte fino all’ultimo minuto. La formazione biancoverde ha mancato di un soffio la storica promozione in A1, ma ha raccolto consensi unanimi e l’entusiasmo di un pubblico che, numeroso e appassionato, ha seguito la squadra sia nelle sfide casalinghe contro Verona e Calvisano, sia nella trasferta decisiva contro il Valsugana/Padova.
La delusione per la promozione sfumata lascia ora spazio alla determinazione: la società labronica ha già messo nel mirino il vertice del campionato e punta con decisione a riaprire la corsa all’A1. A sostenere l’ambizione c’è una rosa composta in larga parte da giovani talenti locali, frutto del vivaio cittadino, e un’identità forte che la comunità ha dimostrato di riconoscere e supportare con orgoglio.