ROMA – C’è tanta LundaX Lions Amaranto nel cuore della selezione regionale toscana under 15 che ha partecipato con ottimi riscontri al Torneo Caligiuri, andato in scena domenica 16 giugno presso l’impianto “Sapienza Sport” di Roma. Ben sette giovani classe 2010, provenienti dalla formazione under 16 amaranto, hanno vestito con orgoglio la maglia della rappresentativa toscana, confermandosi tra i migliori prospetti del rugby regionale.
I “magnifici sette” rispondono ai nomi di Gabriele Archibusacci, Diego Bellandi, Filippo Cioli, Gregorio Guidi, Mattia Mazzei, Morgan Pannese e Filippo Serafini. Tutti hanno saputo distinguersi per impegno, qualità tecniche e spirito di squadra, contribuendo alla buona prova complessiva della selezione toscana, che ha visto in campo 47 atleti scelti da vari club della regione.
Assente, suo malgrado, Karim Niang, anche lui convocato ma costretto a rinunciare per un infortunio dell’ultima ora.
Per i giovani Lions si tratta di un importante riconoscimento al termine di una stagione estremamente positiva: il gruppo ha infatti completato il suo primo anno nella categoria under 16, mostrando un’evoluzione costante sia sul piano individuale che collettivo. Nella prossima stagione, i 2010 faranno da guida ai compagni più giovani provenienti dall’under 14 (classe 2011), in un naturale passaggio di testimone che conferma la solidità del vivaio amaranto.
La LundaX Lions Amaranto, fin dalla sua nascita nell’autunno del 1999, ha sempre investito con convinzione nel settore giovanile, raccogliendo nel tempo frutti importanti. L’under 16, in particolare, ha chiuso l’ultimo campionato interregionale al secondo posto, confrontandosi con le migliori sette squadre del Centro Italia escluse dal circuito élite. Il gruppo ha inoltre trionfato nel torneo “Pesciolino” di Portoferraio e nell’evento casalingo “I’m a Lion” svoltosi sul campo “Emo Priami” di Stagno.
Per i ragazzi, l’esperienza romana rappresenta un ulteriore tassello di crescita. Per il club, l’ennesima conferma di un lavoro che continua a produrre risultati concreti e prospetti promettenti per il rugby del domani.
