LIVORNO – Dopo l’amarezza della scorsa primavera, il verdetto atteso è finalmente arrivato: l’Unicusano Livorno Rugby torna in Serie A1. Non si tratta di un semplice ripescaggio, ma di un riconoscimento pieno, maturato grazie a una stagione esemplare per risultati, gioco e spirito di squadra.
Una promozione che vale doppio
La decisione è stata presa dal Consiglio Federale della FIR (si attende l’ufficializzazione) e porta Livorno tra le dieci squadre che prenderanno parte al prossimo campionato nazionale di Serie A1, al via il 19 ottobre. Insieme ai biancoverdi ci saranno, tra le altre, Cus Torino, Calvisano, Verona, Petrarca cadetta e Capitolina Roma. Un torneo competitivo e imprevedibile, che vedrà nuovamente la maglia biancoverde rappresentare la Toscana ai massimi livelli del rugby nazionale.
L’accesso alla A1 è frutto anche della rinuncia di due club storici, Paese e Lazio, ma la scelta della Federazione ha premiato la miglior squadra non promossa sul campo. Livorno aveva chiuso la stagione regolare al primo posto nel girone Sud, con 82 punti conquistati su 90 disponibili, 17 vittorie e una sola sconfitta. Numeri da capogiro, che rendono meritato l’approdo in una categoria superiore.
Un progetto che cresce
Oltre al ritorno in A1, per l’Unicusano si apre anche un nuovo ciclo tecnico. Dopo tre stagioni di guida, Riccardo Squarcini lascia il timone della prima squadra. Al suo posto subentrano due figure interne al club, giovani e motivate: Antonio Tangredi e Rocco Del Bono, entrambi giocatori-allenatori, rispettivamente pilone e apertura/estremo. Un modello di conduzione moderno, fondato su presenza quotidiana, competenza tecnica e condivisione di valori.
Tangredi si occuperà della mischia e del lavoro nel punto d’incontro, mentre Del Bono guiderà l’attacco. A supervisionare il lavoro del duo ci sarà Gianluca Guidi, nominato Director of Rugby. Tecnico di spessore nazionale, con esperienze nelle Zebre, nell’Under 20 azzurra, al Calvisano e alle Fiamme Oro, Guidi rappresenta una figura di riferimento per tutto l’ambiente. Il suo ruolo andrà ben oltre l’aspetto tattico: sarà il ponte tra campo e società, tra presente e futuro, tra ambizione e radici.
Una città che ritrova il suo rugby
Il ritorno in Serie A1 restituisce a Livorno il posto che le compete. Non solo per i risultati tecnici, ma per ciò che la squadra ha saputo costruire: entusiasmo, identità, partecipazione. Gli spalti tornati a riempirsi, il tifo ritrovato, il senso di appartenenza alimentato domenica dopo domenica raccontano una storia che va oltre il campo. Il Livorno Rugby non ha solo riconquistato una categoria. Ha riaffermato un modello, fatto di lavoro, passione e coerenza. La A1 è il premio a tutto questo. E l’inizio di una nuova, affascinante sfida.