LIVORNO – Il Livorno è campione d’Italia della Serie D. Nella finalissima disputata allo stadio Bonolis di Teramo, la formazione toscana ha superato per 2-1 un coriaceo Siracusa, al termine di una sfida combattuta e avvincente, suggellando così nel migliore dei modi una stagione già straordinaria, culminata con la promozione in Serie C ottenuta lo scorso aprile.
La partita, tirata fin dai primi minuti, si apre con un sostanziale equilibrio, fatto di lanci lunghi, fuorigioco e duelli a centrocampo. Gli amaranto, guidati da mister Paolo Indiani, tengono bene il campo e proteggono con attenzione la porta difesa da Ciobanu, mai seriamente impegnato nei primi scampoli di gara. È però il Livorno a creare la prima vera occasione al 17’, con un tiro dalla distanza di Hamlili al termine di una buona azione sviluppata sulla destra da Marinari e Regoli.
Il match si sblocca al 26’: azione in velocità sull’out destro con Fancelli che serve Marinari, bravo a pescare sul secondo palo un liberissimo Regoli, che infila Iovino e porta in vantaggio i suoi. La reazione del Siracusa non si fa attendere: al 33’ Puzone riceve in area da Candiano, si libera di Siniega e batte Ciobanu per l’1-1 che rimette tutto in equilibrio.
Nel secondo tempo la gara resta aperta, con entrambe le squadre attente a non scoprirsi troppo. Il Siracusa prova a gestire il possesso, ma il Livorno si dimostra più pericoloso in ripartenza. Dopo un’occasione sprecata da Ndoye e un errore clamoroso sotto porta di Longo per i siciliani, gli amaranto colpiscono ancora: al 75’ Bellini sfrutta un pasticcio in fase di impostazione del Siracusa e con freddezza punisce Iovino, siglando il 2-1.
Gli ultimi minuti vedono il Siracusa all’assalto, ma il Livorno resiste con ordine e determinazione. Al triplice fischio, può partire la festa amaranto: il club toscano conquista lo scudetto dilettanti, completando una cavalcata trionfale e riportando entusiasmo in una piazza storica del calcio italiano.
Per mister Indiani, che ha impostato la finale con un 4-2-3-1 equilibrato e compatto, si tratta dell’ennesimo capolavoro tattico. In campo, i protagonisti sono stati Regoli e Bellini, autori delle reti decisive, ma anche una difesa solida e un centrocampo attento hanno fatto la differenza contro un Siracusa generoso ma impreciso.
LIVORNO-SIRACUSA 2-1
Livorno (3-4-3):
Ciobanu; Fancelli, Brenna (Cap.), Siniega; Bonassi (17’st Malva), Bellini, Hamlili, Parente (45’st Calvosa); Regoli (17’st Ndoye), Rossetti (17’st Dionisi), Marinari. A disp: Tani, Vallini, Arcuri, Botrini, D’Ancona. All: Indiani
Siracusa (4-2-3-1): Iovino; Puzone, Bonacchi, Suhs, Pistolesi; Candiano, Palermo (33’st Russotto); Di Paolo (3’st Carbone), Limonelli, Longo; Maggio (Cap.) 22’st Sarao. A disp: Sylla, Baldan, Acquadro, Falla, Convitto, Fontanelli. All: Turati Arbitro: Riccardo Dasso di Genova
Assistenti di linea: Federico Giovanardi di Terni e Gennaro Scafuri di Reggio Emilia
Reti: 26’pt Regoli (L), 32’pt Puzone (S), 30’st Bellini (L)
Ammoniti: Pistolesi, Dipaolo (S), Parente, Brenna (L)
Recupero: 5’ + 6’
Note – Spettatori: 1.200 circa