LIVORNO – Il nome ha acceso immediatamente la fantasia dei tifosi e scatenato l’ironia dei social: Jesus Christ Mawete è un nuovo giocatore del Livorno Calcio. Classe 2005, centrocampista duttile e tecnicamente dotato, arriva dall’AC Bra dopo una lunga militanza tra le fila della formazione piemontese, con cui ha conquistato l’ultima promozione in Serie C.
Il suo arrivo in amaranto, al di là delle battute che si sprecano per l’inevitabile riferimento al nome – “Lo voglio con il numero 33”, “Farà miracoli”, “Sarà una superstar” – porta con sé anche contenuti tecnici interessanti. Nato e cresciuto in Italia, Mawete ha mosso i primi passi nella Virtus Mondovì, prima di passare al Cuneo e poi al Fossano. Dal 2021 è entrato nel vivaio del Bra, dove si è affermato nella Juniores fino a diventare titolare fisso della prima squadra.
In Serie D ha collezionato oltre 80 presenze tra campionato, Coppa Italia e Poule Scudetto, mettendosi in mostra per dinamismo, buona visione di gioco e personalità. Nell’ultima stagione ha giocato 28 partite, siglando anche 3 gol. Proprio contro il Livorno, nello scontro diretto della Poule Scudetto di maggio, aveva offerto due prestazioni di grande intensità, creando più di un grattacapo alla retroguardia amaranto.
Il salto in Serie C rappresenta ora un banco di prova importante per Mawete, così come per il Livorno, che dopo la promozione mira a costruire una squadra giovane ma competitiva. L’ingaggio del centrocampista ex Bra è in linea con questa filosofia: un profilo promettente, già rodato nel calcio dilettantistico, pronto a misurarsi con un contesto più esigente.
Al momento, più delle prestazioni in campo, a fare notizia è il suo nome completo, Jesus Christ, che ha scatenato meme, giochi di parole e commenti fantasiosi tra ironia e affetto. Ma dietro al nome curioso c’è un giovane calciatore determinato, che spera di affermarsi con i fatti più che con le battute. Nel calcio di oggi, dove l’identità e la comunicazione contano quanto la prestazione, Mawete arriva già con un’aura singolare. Ma a Livorno, città passionale e molto attenta ai valori in campo, sa bene che dovrà farsi conoscere per il suo talento, non solo per il nome.