LIVORNO – Umiltà, scaramanzia e idee chiare. Antonio Cioffi, nuovo attaccante amaranto, si è presentato alla stampa con poche ma significative parole: «Ho scelto Livorno perché è una società storica e la piazza mi ricorda molto Napoli». Il classe 2001, che a dicembre compirà 23 anni, è arrivato dopo una trattativa lampo: «Mister Formisano mi ha chiamato, in dieci minuti avevamo trovato l’accordo. La società è seria, l’allenatore altrettanto, e questa città merita molto di più della Serie C».
Alla vigilia della sua quarta stagione in terza serie, Cioffi si aspetta un campionato duro: «La C è imprevedibile, ogni partita nasconde insidie. Dobbiamo lavorare giorno per giorno, migliorando costantemente».
Giocatore duttile, si definisce un jolly offensivo: «Posso ricoprire qualsiasi ruolo in attacco e sono a disposizione dell’allenatore. Non temo la panchina: se un giocatore non parte titolare significa che deve dare di più».
Sul piano personale, Cioffi rivendica l’educazione ricevuta in famiglia e il “padre tecnico” Gennaro Gattuso: «Mio padre non mi ha mai detto “bravo”, mi ha insegnato umiltà e concretezza. È la mia forza». Niente proclami sui gol: «Sono scaramantico, penso solo a lavorare per fare una grande stagione».
A fine conferenza, il club manager Luca Mazzoni ha raccontato un retroscena: «Cioffi ha rinunciato a offerte più ricche, Casertana compresa, pur di venire a Livorno. Volevamo prenderlo a titolo definitivo, ma il Napoli lo ha ceduto in prestito secco. Vedremo l’anno prossimo».
Non ancora al top della forma, Cioffi potrebbe comunque essere convocato per la trasferta di Coppa Italia a Sassari. Intanto il mercato amaranto si muove: vicino l’arrivo dell’esperto bomber Samuel Di Carmine, 14 gol in 34 presenze nell’ultima stagione a Trento. 37 primavere all’anagrafe ma tantissima esperienza, anche in Serie A (8 gol) nel 2019 con la maglia del Verona. In totale 125 reti in 505 presenze tra i professionisti.