LA SPEZIA – Nel trionfo della Cremonese che ha sancito il ritorno in Serie A al termine dei playoff di Serie BKT 2024-25, c’è un protagonista silenzioso ma decisivo: Federico Ceccherini. Difensore esperto, livornese classe 1992, è stato uno degli uomini chiave nella doppia sfida contro lo Spezia, culminata con l’impresa allo stadio “Picco”. Una promozione sudata e meritata, frutto di un percorso di sacrificio, compattezza e cuore, di cui Ceccherini si è fatto portavoce dentro e fuori dal campo.
Arrivato a Cremona nell’estate scorsa, il centrale ha portato in dote una lunga esperienza nei massimi campionati italiani ed esteri. Con 218 presenze in Serie A e 86 in Serie B, ha vestito maglie importanti come quelle di Livorno, Crotone, Fiorentina e Verona, oltre a una parentesi in Turchia con il Karagumruk. Ma è con la Cremonese che Ceccherini ha saputo riscrivere un capitolo importante della sua carriera, indossando la maglia numero 23 e legandosi al club grigiorosso fino al 2026.
La finale di ritorno con lo Spezia ha messo in mostra tutte le sue qualità: senso della posizione, leadership, spirito di sacrificio. In un’inedita linea difensiva rivoluzionata dalle assenze, il centrale livornese ha guidato i compagni con personalità, disinnescando le sortite avversarie e leggendo con lucidità il gioco, anche contro un avversario che ha puntato tutto sulle palle lunghe.
«Abbiamo fatto una partita incredibile fino al 3-0», ha commentato Ceccherini nella zona mista. «Ho visto negli occhi dei miei compagni la voglia giusta. Siamo rimasti compatti anche dopo aver subito due gol in pochi minuti: questo è essere squadra».
Per Ceccherini, la promozione è stata anche una rivincita personale. «A inizio anno stavo male, ma mi sono ripreso. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, al mister, ai compagni. La Serie A ce la siamo presa con umiltà e coraggio, e ce la meritiamo tutta».
Il suo contributo è andato ben oltre le prestazioni tecniche. Ha incarnato lo spirito del gruppo, credendoci fino in fondo, come lui stesso ha rivelato: «Dopo la vittoria con la Juve Stabia ho capito che potevamo farcela. Lo vedevo anche negli allenamenti: chiunque entrava in campo era in grado di spaccare la partita».
GLI HIGHLITS DELLA SFIDA PROMOZIONE
