FIRENZE – Un traguardo sportivo e simbolico, che unisce storia, passione e futuro. Mercoledì 7 maggio non resterà una giornata felice soltanto per l’agognata aggiudicazione all’asta di un centro sportivo come quello di Banditella (APPROFONDISCI LA NEWS QUI), a lungo desiderato e mai concretizzatosi neanche nel corso della più florida e felice parentesi della lunga e altalenante presidenza di Aldo Spinelli. Il Consiglio regionale della Toscana ha celebrato i 110 anni dell’Unione Sportiva Livorno 1915 e la recente promozione in Serie C, riportando il club amaranto nel calcio professionistico.
La cerimonia ufficiale si è svolta nella prestigiosa Sala del Gonfalone di Palazzo del Pegaso, sede dell’Assemblea legislativa toscana, alla presenza del presidente del Consiglio Antonio Mazzeo, del presidente della Regione Eugenio Giani e del consigliere Francesco Gazzetti, grande promotore dell’iniziativa.
La targa commemorativa è stata consegnata al presidente del Livorno, Joel Esciua, accompagnato dal direttore generale Vittorio Mosseri, dal team manager Matteo Putrignano e da una rappresentanza della squadra composta da Federico Russo, Niccolò Gucci, Michele Currarino e Riccardo Capparella.
“Questa promozione – ha detto Mazzeo – è una vittoria per tutta la Toscana. Livorno è una piazza che ha dato tanto al nostro sport e questa è solo la prima tappa di un cammino che ci auguriamo lungo e ricco di successi”.
Una promozione arrivata con largo anticipo, ben quattro giornate prima della fine del campionato, a testimonianza della forza e della determinazione del gruppo costruito in questi anni.
Giani ha ricordato il valore collettivo di questa impresa: “La risalita del Livorno rappresenta un motivo di orgoglio per l’intero movimento calcistico toscano. È anche il frutto di un percorso di ricostruzione, non solo tecnica ma anche identitaria, che ha saputo riaccendere l’entusiasmo in città e tra i tifosi”.
Non sono mancati i riferimenti alla storia gloriosa del club, dal secondo posto in Serie A nel 1943 all’epoca moderna, con il ricordo commosso di Piermario Morosini e il tributo ad Armando Picchi. “Quella maglia è la nostra pelle – ha ricordato Gazzetti –. Oggi celebriamo il passato, ma guardiamo al futuro con rinnovata fiducia”.
“Siamo stati i primi in Italia e tra i primi anche in Europa a conquistare l’obiettivo – ha sottolineato con orgoglio Esciua –. È il risultato di un progetto ambizioso, nato in una città che respira calcio e che merita un palcoscenico all’altezza della sua storia”.
Il presidente ha approfittato della presenza istituzionale anche per lanciare un messaggio: “Sappiamo che il percorso sarà lungo e impegnativo. Ma chiediamo che lo sport venga supportato e liberato da troppa burocrazia: perché in Italia, rispetto ad altri Paesi, è tutto più complesso. Livorno ha voglia di crescere e noi ci impegneremo per essere all’altezza delle aspettative”.
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