LIVORNO – Il salto di categoria dell’US Livorno, promossa in Serie C dopo una stagione trionfale in D, porta con sé un inevitabile cambio di marcia non solo sportivo ma anche sul fronte infrastrutturale e organizzativo. Ed è proprio in quest’ottica che si è tenuto nella mattina di mercoledì 21 maggio, presso la Prefettura di Livorno, un vertice operativo per discutere dello stato dello Stadio Armando Picchi, alla luce delle nuove e più stringenti prescrizioni imposte dai regolamenti di Lega Pro e FIGC.
Presenti all’incontro il prefetto Giancarlo Dionisi, il sindaco Luca Salvetti, i vertici delle forze dell’ordine e una delegazione dell’US Livorno 1915, con il presidente Joel Esciua e il direttore generale Vittorio Mosseri. Un incontro che ha segnato l’inizio di un percorso condiviso e costruttivo per rendere l’impianto ardenzino pienamente conforme agli standard richiesti.
Il prefetto Dionisi: “Salto di qualità necessario, sicurezza al centro”
“Esprimo massima soddisfazione per l’esito dell’incontro odierno
– ha dichiarato Dionisi – che ha rappresentato un momento di confronto molto proficuo e, soprattutto, un segnale concreto della volontà comune di affrontare con responsabilità il tema dell’adeguamento dello stadio Armando Picchi”.
Il passaggio alla Serie C, ha sottolineato il prefetto, comporta un salto di qualità anche sul piano della sicurezza, con l’introduzione di norme più rigide sui requisiti tecnici e organizzativi degli impianti. “Per questo – ha proseguito – è stato avviato un percorso di collaborazione tra il Comune e la società sportiva, finalizzato alla realizzazione degli interventi necessari per garantire la piena conformità dello stadio”.
Tra i prossimi passaggi, la convocazione della Commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli, che dovrà esprimere un parere tecnico sull’agibilità dell’impianto. Parallelamente, sono già in corso i contatti con FIGC e Lega Pro, che effettueranno sopralluoghi e verifiche specifiche.
“L’obiettivo condiviso – ha concluso Dionisi – è permettere alla squadra e alla tifoseria di affrontare la nuova stagione in uno stadio sicuro, moderno e all’altezza delle aspettative, garantendo la tutela di spettatori, operatori e atleti. La sicurezza non si discute, si garantisce: significa aderire pienamente a regole precise, che evolvono insieme alle esigenze del calcio contemporaneo”.
Il Comune: “Già investiti 6 milioni, pronti per gli ultimi interventi”
A fare eco al prefetto è stato il sindaco Luca Salvetti, che ha ribadito come alcune delle criticità emerse nei giorni scorsi siano state amplificate: “Le prove di carico effettuate hanno avuto esito positivo, l’impianto non presenta problemi strutturali. È vero però che ci sono segnalazioni della Questura, legate all’ordine pubblico, su cui siamo già intervenuti o lo faremo a breve”.
Il Comune, ha ricordato Salvetti, ha già investito 3 milioni di euro in lavori sull’impianto e ha stanziato ulteriori 3 milioni per gli interventi su gradinata e curva nord. “Non ci saranno problemi a portare a termine quanto richiesto per essere pronti alla prossima stagione”, ha assicurato.
Tornelli, bagni, percorsi di prefiltraggio: gli interventi più urgenti
Nel dettaglio, il prefetto ha indicato le priorità: tornelli non funzionanti, percorsi di prefiltraggio da migliorare e interventi su elementi potenzialmente pericolosi, come piastrelle dei bagni che potrebbero essere staccate e usate come oggetti contundenti. “Si tratta di lavori non particolarmente onerosi, né in termini economici né di tempi di esecuzione”, ha precisato.
Il confronto si è dunque concluso con un clima di collaborazione e pragmatismo. Comune, società sportiva e istituzioni sembrano muoversi all’unisono verso un obiettivo comune: far sì che lo storico stadio Armando Picchi sia all’altezza della nuova categoria, offrendo ai tifosi amaranto un ambiente sicuro e degno del ritorno nel calcio professionistico.
