LIVORNO – Con il ritorno del Livorno Calcio tra i professionisti, in vista della prossima stagione di Serie C, si riaccendono i riflettori sulle condizioni dello stadio Armando Picchi, che secondo il prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi, «versa in uno stato critico sotto il profilo della sicurezza».
La promozione degli amaranto impone difatti il rispetto di norme federali molto più stringenti rispetto a quelle previste nei campionati dilettantistici. Per questo motivo, Dionisi ha annunciato la convocazione urgente di un tavolo in Prefettura con le forze dell’ordine, il sindaco Luca Salvetti e i vertici della società sportiva, con l’obiettivo di definire un cronoprogramma immediatamente operativo per mettere l’impianto a norma prima dell’inizio del campionato, previsto per fine agosto.
Il quadro delineato dalla relazione della Questura è allarmante: tornelli malfunzionanti, uscite di sicurezza non conformi, carenze strutturali diffuse, materiali potenzialmente pericolosi e condizioni igienico-sanitarie inadeguate per uno stadio professionistico. Una situazione che negli anni passati, con il Livorno nei dilettanti, era passata in secondo piano, ma che ora non può più essere ignorata.
«La promozione in Serie C è una grande occasione per la città – ha dichiarato Dionisi – ma comporta anche maggiori responsabilità. Le regole non sono burocrazia fine a sé stessa, ma strumenti concreti per garantire l’incolumità di spettatori, lavoratori, forze dell’ordine e atleti».
Il Prefetto ha sottolineato con fermezza che la sicurezza non è negoziabile. Se l’impianto non sarà adeguato in tempo, sarà inevitabile valutare un’alternativa fuori città, vista l’assenza a Livorno di strutture omologate per la Serie C. «Lo sport è passione e identità – ha concluso – ma deve svolgersi in un ambiente sicuro. Nessun risultato sportivo può giustificare rischi per le persone». Il futuro del Livorno, almeno per quanto riguarda le partite casalinghe, passa dunque da una corsa contro il tempo. E dalla capacità delle istituzioni e della società di tradurre le parole in fatti.