LIVORNO – È ufficiale: Alessandro Vittorio Formisano, 34 anni, è il nuovo allenatore dell’U.S. Livorno 1915. Il tecnico campano, reduce dalle esperienze sulle panchine di Perugia e Pianese, è stato presentato nel contesto dei Bagni Tirreno, affiancato dai vertici dirigenziali amaranto. Una scelta fortemente voluta dal club per guidare il ritorno in Serie C con una visione moderna, ambiziosa e strutturata.
«Ho lasciato casa molto presto, ho vissuto tanto e ho già tante stagioni alle spalle», ha dichiarato Formisano in apertura. «Livorno è una città che sa ancora giocare a calcio per strada. Il calcio non è questione di vita o di morte, ma una questione di vita sì. Sono pronto a viverla così, ogni giorno».
Con la sua voce appassionata e diretta, il nuovo mister ha messo subito in chiaro lo spirito con cui affronta la professione: «Sono empatico, ma schietto. Posso essere il tuo miglior amico o il tuo peggior nemico. Pretendo molto, ma do tutto me stesso».
Il profilo: giovane ma già rodato
Nato a Napoli il 10 novembre 1990, Formisano è il più giovane allenatore italiano ad aver esordito in una prima squadra professionistica: a 33 anni, ha guidato il Perugia in Serie C dopo aver fatto esperienza nei settori giovanili di Casertana, Benevento e Perugia.
Con la Pianese, subentrato a dicembre 2024, ha centrato un 8° posto storico e portato il club ai playoff, sfiorando l’impresa. Il 4 giugno 2025 ha risolto consensualmente il contratto, aprendo così la strada alla trattativa con il Livorno.
Uno staff consolidato e un’idea di calcio chiara
Il tecnico arriva con uno staff di fiducia, composto dal vice Valerio Pignataro, il preparatore atletico Lorenzo Scalzeggi, il collaboratore tecnico Giacomo Lenzi e il preparatore dei portieri Pietro Parascandolo.
Il modulo di riferimento sarà il 3-4-2-1, con forte vocazione offensiva, pressing alto e verticalità. «Il nostro momento più offensivo sarà quando non avremo il pallone. Voglio recuperare palla in alto e fare male subito. Detesto il possesso sterile». Nessun titolare fisso, tanta intercambiabilità e volontà di adattare la squadra a ogni avversario.
Esciua: “Il miglior profilo che potessimo trovare”
Convinto della scelta anche il presidente Esciua, che non ha nascosto l’entusiasmo: «Formisano rappresenta la futuribilità del Livorno. È il miglior profilo che potessimo trovare: giovane, preparato e con una mentalità già da professionista navigato. Se mi chiedessero chi arriva prima in una categoria superiore tra noi e lui, direi lui. Ma speriamo di andarci insieme».
Giovani, equilibrio e fame
Per Formisano, Livorno è una sfida e una tappa chiave: «Qui si respira un’energia unica. Questa piazza ha fame e vuole tornare a sognare. Io voglio far parte di questa storia. Vincendo, costruendo o lasciando un’eredità. Almeno una di queste cose la farò».
Sarà un Livorno che punterà ancora sui giovani, con un mercato orientato al mix tra conferme e innesti mirati. Nessuna volontà di replicare la Pianese, ma alcuni ex potrebbero seguirlo in amaranto: «Nardi? Ha qualità, ma serve la giusta mentalità. Gori? Lo seguiamo, ma c’è concorrenza. Se ci saranno le condizioni, ci proveremo».
Serie C: “Categoria dura, ma il Livorno può fare la voce grossa”
Infine, un’analisi sulla categoria: «La Serie C è veloce, intensa e spesso imprevedibile. Serve equilibrio, spirito di gruppo e tenacia. La forbice tra playout e playoff è minima, si decide tutto sul filo. Per questo servirà mentalità. La base di ripartenza ci sarà, ma andrà completata con chi ha il fuoco dentro».
Con il profilo di Formisano, il Livorno scommette su un calcio moderno, coraggioso, in linea con le ambizioni di una piazza che vuole tornare protagonista. La stagione 2025/26 si apre con un’identità chiara e un timoniere pronto a lasciare il segno.