LIVORNO – La temuta ma annunciata sentenza del Tribunale FIP è arrivata: la Toscana Legno Pielle Livorno dovrà scontare due giornate di squalifica del campo per gli incidenti avvenuti a fine gara lo scorso 15 marzo al termine della gara di Serie B contro la Crifo Wines Ruvo di Puglia. Tuttavia, per la società livornese si tratta di una “vittoria sostanziale”, avendo evitato la maxi-sanzione richiesta dalla Procura Federale, che aveva invocato cinque giornate di stop e una multa da 10mila euro.
I fatti contestati risalgono al post-partita dello scontro al vertice del girone, quando un’invasione di campo degenerò in tafferugli che coinvolsero alcuni giocatori ospiti e un gruppo di tifosi locali, quattro dei quali raggiunti da provvedimenti di DASPO in via d’urgenza. L’esposto presentato dalla società pugliese aveva innescato l’azione disciplinare.
Durante l’udienza, tenutasi alla presenza del numero uno della Pielle, Francesco Farneti, e dell’avvocato Mario Galdieri (anche membro del CdA), la difesa ha puntato sull’assenza di prove riguardanti aggressioni fisiche ai danni dei giocatori avversari. “Abbiamo dimostrato in maniera inconfutabile – ha dichiarato Farneti – che non vi è stata alcuna aggressione. In particolare, non è vero che Lorenzetti sia stato colpito: anzi, semmai a reagire è stato un tesserato di Ruvo“.
Una linea difensiva che ha convinto il Giudice Sportivo a derubricare il capo d’accusa: da “invasione con aggressione” (art. 29, comma 4, lett. B) a semplice “invasione di campo da parte di più persone” (art. 29, comma 3, lett. B), con conseguente applicazione della sanzione minima.
Il problema campo di casa per la serie playoff
La decisione del Tribunale – niente multa, solo due giornate di squalifica – ha evitato pesanti conseguenze economiche e sportive per la Pielle. Tuttavia, la squadra sarà costretta a disputare lontano dal PalaMacchia le prime due gare casalinghe del primo turno dei playoff contro San Vendemiano. Tra le ipotesi al vaglio, prende quota quella del palazzetto di Pistoia, distante meno di 80 chilometri da Livorno come previsto dal regolamento, e in grado di ospitare anche numericamente l’atteso esodo in massa dei supporters biancoblù.
“Trasformeremo questa difficoltà in un’opportunità – ha affermato l’avvocato Galdieri –. Resta il rammarico per il danno d’immagine e sportivo, ma l’esito del procedimento ci consente di guardare avanti. È anche un monito: serviranno misure più severe verso chi mette a rischio la reputazione del club”.
La società, nel frattempo, ha già ricevuto rassicurazioni dai soci per rafforzare il dialogo con la tifoseria e prevenire in futuro episodi simili, attraverso campagne di sensibilizzazione e controlli più stringenti.
