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sabato 31 Maggio 2025
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Maurizio Melis: “Con Toscana Disabili Sport l’attività paralimpica è un diritto, non un lusso”

Il presidente della realtà punto di riferimento dello sport paralimpico toscano, torna a chiedere sostegno con una raccolta fondi

LIVORNO – Una realtà nata per abbattere le barriere – fisiche, economiche e culturali – che ancora oggi ostacolano l’accesso allo sport delle persone con disabilità. È questa la missione della Toscana Disabili Sport (TDS), raccontata con passione e concretezza dal suo fondatore e presidente Maurizio Melis, anche allenatore di basket in carrozzina e atleta paralimpico.

Presidente Melis, come nasce e cosa rappresenta oggi la TDS?

“La Toscana Disabili Sport è una società sportiva dilettantistica e una Onlus che si occupa esclusivamente di avviamento allo sport per persone con disabilità. Il nostro direttivo è formato in larga parte da atleti disabili stessi. Oggi pratichiamo a livello amatoriale e agonistico tre discipline: basket in carrozzina, nuoto e pallamano in carrozzina. La nostra sede operativa è alla Bastia, in via Mastacchi a Livorno: un impianto fondamentale, dove possiamo seguire tutte le attività contemporaneamente”.

Una struttura così articolata comporta certamente sfide complesse. Quali sono le principali difficoltà che affrontate?

“La difficoltà principale è economica. Lo sport paralimpico costa molto più di quello per normodotati. Un ragazzo che vuole giocare a basket, ad esempio, deve solo iscriversi e comprare un paio di scarpe. Ma un atleta con disabilità deve prima trovare una società accessibile, poi procurarsi una carrozzina sportiva personalizzata che può arrivare a costare fino a 10.000 euro. E se si sceglie l’agonismo, i costi salgono: trasferte con mezzi adattati, accompagnatori, hotel accessibili. E tutto questo in un sistema in cui la maggior parte dei costi ricade sulle famiglie.”

E voi come rispondete a questa situazione?

“Con una scelta netta e precisa: alla TDS nessun atleta paga. Forniamo gratuitamente le attrezzature e copriamo tutti i costi, dalle carrozzine alle trasferte. Lo sport è un diritto di tutti, non un privilegio per chi può permetterselo.”

Un impegno che ha un costo notevole. Si può quantificare?

“Dal 2017 al 2024 abbiamo speso oltre 47.000 euro in attrezzature e più di 55.000 euro per partecipazioni a gare e campionati, oltre a circa 1.500 euro l’anno per tasse federali. Tutti fondi raccolti da privati, amici e aziende che ci seguono, senza lavoratori assunti né stipendi: tutto il nostro lavoro, dal presidente all’ultimo volontario, è gratuito.”

Qual è la situazione attuale, anche in vista della prossima stagione?

“Abbiamo appena lanciato una raccolta fondi, perché i prossimi mesi saranno decisivi. I nostri nuotatori affronteranno trasferte importanti quest’estate, mentre in autunno si aprirà il campionato di basket. Abbiamo ricevuto alcune donazioni – come quella della Ecotherm di Roma e di tanti cittadini livornesi – ma siamo ancora molto lontani dal nostro obiettivo. Per questo chiediamo l’aiuto di tutti.”

Intanto i risultati non mancano…

“Assolutamente. Pochi giorni fa ci siamo classificati noni tra tutte le società italiane di nuoto giovanile e primi in Toscana. Alcuni nostri atleti hanno stabilito record italiani. Ma oltre ai numeri, contano le storie, le vite che cambiano grazie allo sport.”

Una causa che merita il sostegno di tutti. Come si può aiutare concretamente la TDS?

“Anche con una piccola donazione si può fare la differenza. Ecco come aiutarci:

Una storia di sport, inclusione e coraggio, quella della Toscana Disabili Sport. Una realtà che ogni giorno dimostra come la disabilità non sia un limite, ma una sfida da affrontare – insieme.

© Riproduzione riservata

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