Livorno, piscine comunali nel mirino. L’accusa: “Manutenzione carente”

LIVORNO – Le condizioni delle piscine comunali di Livorno tornano al centro del dibattito politico cittadino. Nella seduta della Settima Commissione consiliare di martedì 6 maggio, convocata per discutere un’interpellanza del consigliere Pietro Panciatici (Buongiorno Livorno), è emerso un quadro critico sulla manutenzione degli impianti sportivi, in particolare delle piscine Camalich-Neri e Bastia.

“La situazione è indecorosa, non è giusto che i livornesi debbano frequentare strutture in queste condizioni”, ha dichiarato Panciatici, denunciando problemi ricorrenti come infiltrazioni, muffa, guasti agli impianti di riscaldamento e attrezzature fuori uso. L’obiettivo dell’interpellanza, presentata già a gennaio ma discussa solo ora, era fare chiarezza sullo stato effettivo delle piscine, da alcuni mesi gestite dalla Federazione Italiana Nuoto nell’ambito del progetto di centro federale.

A rispondere alle accuse è stato l’assessore ai Lavori Pubblici Federico Mirabelli, che ha difeso l’operato dell’Amministrazione sottolineando come le criticità fossero “risolvibili con interventi di manutenzione ordinaria”. Secondo quanto riferito, negli ultimi cinque anni sono stati spesi complessivamente 216mila euro per la piscina Camalich-Neri. Solo recentemente, ulteriori 63mila euro sono stati destinati alla sostituzione dell’illuminazione e alla verifica della cabina elettrica. Altri 4.800 euro sono serviti per la manutenzione delle docce, con ulteriori lavori in programma per migliorare la ventilazione negli spogliatoi maschili.

Anche per la piscina Bastia non sono mancati gli investimenti: 7.500 euro per l’illuminazione del parcheggio e 40mila euro per la copertura. Ma il progetto più ambizioso riguarda un piano di efficientamento energetico da oltre 1 milione di euro, finanziato in parte attraverso il bando “Sport e Periferie” e con l’aggiunta di 150mila euro da parte del Comune. L’ingegner Daniele Agostini ha illustrato gli interventi previsti: nuovi impianti elettrici, pannelli fotovoltaici, caldaie, sistemi di depurazione, decalcificatori e opere di impermeabilizzazione.

Il confronto in Commissione ha messo in luce un nodo cruciale per la città: il bisogno di strutture sportive funzionali e sicure, a fronte di risorse pubbliche che, seppur investite, sembrano non bastare ancora a colmare le carenze evidenziate dagli utenti.