TERAMO – A Teramo, il Livorno ha chiuso nel migliore dei modi una stagione straordinaria: battuto il Siracusa e conquistato lo Scudetto di Serie D, coronando un’annata dominata sin dall’inizio. Ma la vera notizia, dietro il tripudio amaranto, è un’altra: quella contro i siciliani è stata l’ultima panchina di Paolo Indiani. Un addio che era nell’aria da settimane e che ora trova conferma nei fatti, seppure manchi ancora l’ufficialità.
Il tecnico di Certaldo saluta così, con il secondo titolo nazionale dilettanti in carriera dopo quello del 2004 con la Massese, e lo fa lasciando un segno indelebile. «È la classica ciliegina sulla torta – ha commentato nel post partita – ma il vero merito è della squadra, che è rimasta concentrata anche due mesi dopo la promozione. Questo dice molto sui valori del gruppo».
Il gol decisivo porta la firma di Filippo Bellini, autore di una prestazione maiuscola. L’esultanza sotto la curva, a torso nudo, è il manifesto di un’impresa costruita con il cuore. «È stata una partita da categoria superiore – ha dichiarato il centrocampista –, ma soprattutto è un premio per i nostri tifosi, che hanno sofferto con noi negli anni bui della Serie D».
Un futuro tutto da scrivere
Ora però inizia una nuova sfida: il ritorno tra i professionisti, atteso da quattro lunghissimi anni. E il primo nodo da sciogliere riguarda proprio la guida tecnica. Nonostante un contratto ancora in essere, l’addio di Indiani sembra ormai scontato. Lo confermano le parole caute dei protagonisti: «Vedremo», si è limitato a dire il mister, mentre il presidente Joel Esciua ha stimato le possibilità di continuare insieme appena al “25%”. Più esplicito Bellini: «Il mister ha già fatto la sua scelta. Sarà lui a comunicarla».
I rumors lo vogliono diretto a Grosseto, dove lo aspetta un progetto ambizioso targato Lamioni. A Livorno, invece, è pronto a sbarcare Alessandro Formisano, ex Pianese, per cui mancherebbe solo l’annuncio ufficiale.
Panchina e scrivania da rifare
L’uscita di scena di Indiani potrebbe non essere l’unica in casa amaranto. Anche il direttore sportivo Egidio Bicchierai, figura centrale nell’allestimento della squadra vincente, appare destinato a lasciare. Con panchina e scrivania ancora da riempire, il Livorno dovrà muoversi in fretta: la Serie C impone ritmi e strutture ben diversi dalla D, e il tempo stringe. Il ritiro estivo è previsto tra poche settimane e già ad agosto inizieranno le prime gare ufficiali.
La società, consapevole della sfida che l’aspetta, ha già avviato i contatti per costruire un organico all’altezza. L’obiettivo, ora che il Livorno è tornato tra i professionisti, è chiaro: restarci, e farlo da protagonista.
