LIVORNO – Da un livornese all’altro. La Libertas Livorno sembra non avere dubbi su quale debba essere il primo requisito per il futuro allenatore della panchina amaranto: l’identità labronica. Dopo il doloroso addio a coach Di Carlo, la società della ‘doppia elle’ è alla ricerca di una figura che sappia incarnare spirito, passione e appartenenza al territorio, oltre naturalmente a solide competenze tecniche.
Il primo nome forte era quello di Alessandro Ramagli, livornese classe 1961, reduce dall’esperienza con la Scaligera Verona. Una pista che sembrava ormai definita (come avevamo scritto QUI), salvo poi una brusca frenata arrivata direttamente per scelta dello stesso coach, che avrebbe preferito rinunciare alla proposta. La notizia è stata confermata dal presidente Marco Benvenuti durante la trasmissione Toscana Basket, andata in onda martedì 3 giugno, con un collegamento telefonico (RIVEDI IL VIDEO QUI DAL MINUTO 15).
A quel punto, i radar della Libertas si sono spostati su un altro profilo fortemente legato a Livorno: Andrea Diana, classe 1975, tecnico che negli ultimi anni ha collezionato esperienze significative in giro per l’Italia. Diana ha conquistato la promozione in A con Trapani nel 2023, per poi accettare un ruolo da assistente al fianco del veterano Jasmin Repesa. La sua squadra, i Trapani Shark, è attualmente impegnata nella semifinale playoff contro Brescia, anche se in svantaggio per 2-0 nella serie. Curiosamente, è proprio a Brescia che Diana ha vissuto una delle sue annate più brillanti, tanto da essere premiato come miglior allenatore della Serie A. Per la Libertas, l’eventuale trattativa potrebbe quindi slittare alla fine del campionato di Trapani, nella speranza di ottenere il via libera da parte del coach labronico per guidare il progetto tecnico della prossima stagione.
Un terzo nome che circola con insistenza negli ambienti amaranto è quello di Daniele Parente, classe 1978, altro volto familiare al pubblico livornese. Ex capitano della Mabo Livorno nei primi anni Duemila, Parente è ricordato per carisma e attaccamento alla maglia. Dopo una lunga parentesi come allenatore a Trapani (2018-2024), in questa stagione ha ricoperto il ruolo di assistente alla Virtus Bologna, al fianco di Luca Banchi, lo stesso tecnico che lo aveva guidato ai tempi della Serie A a Livorno.
Insomma, il comune denominatore resta la livornesità: la Libertas sembra voler costruire il proprio futuro partendo da chi conosce a fondo l’anima della città.
