LIVORNO – Dal 31 maggio al 2 giugno, la casa della LundaX Lions Amaranto ha accolto oltre duemila appassionati tra giocatori, tecnici, dirigenti e familiari, provenienti da tutta Italia. Una kermesse che ha coinvolto ben 56 squadre suddivise nelle categorie Under 6, 8, 10, 12, 14 e 16, culminando in un toccante momento internazionale: l’amichevole tra gli Under 18 amaranto e i coetanei ucraini del Kiev Rugby Club, simbolo di sport come ponte tra culture e popoli. La società labronica ha dimostrato ancora una volta la propria capacità organizzativa, alzando l’asticella rispetto alle precedenti edizioni. La scelta di suddividere le categorie in tre giornate distinte ha permesso un flusso ordinato e una migliore fruibilità degli spazi: sabato si sono svolte le gare delle Under 14 e Under 6, domenica è stato il turno delle Under 12, 10 e 8, mentre lunedì è andato in scena il torneo Under 16. A rendere possibile un evento di tale portata è stato l’impegno di decine di volontari, vera colonna portante dell’organizzazione. «Senza di loro nulla sarebbe stato possibile – sottolinea la dirigenza dei Lions Amaranto – il nostro grazie va a ciascuno, così come a tutte le squadre ospiti e agli sponsor che hanno creduto nel progetto».
Rugby e spirito di comunità
Il torneo “I’m a Lion” non è stato solo un momento di competizione, ma un inno ai valori del rugby: passione, spirito di squadra, inclusione. Il clima di festa che si è respirato al campo ‘Emo Priami’ ha confermato la vitalità del movimento giovanile amaranto, animato da sportivi autentici che vivono la maglia come una seconda pelle.
Particolarmente significativo è stato il contributo delle realtà che hanno supportato l’iniziativa: Lundax, BG Safe, Scat, Fisiosport, VG Edilizia, CDL, i Bagni Lido, la Concessionaria Brogi e Collitorti, l’Asilo Bimbi del Colle, Coop San Benedetto, Di Gabbia, Dimensione Casa, la Farmacia Banditella, Human Drone, la pizzeria Spicchio di Luna, Loretta Fanella Pastry Lab, l’Ostricaio in Venezia, Moschin Amministrazione Condomini, MS Lab, l’Ortopedia Sanitaria Ardenza, l’Ottica Ciampi, Quercioli Impianti, lo Studio dentistico del dottor Andrea Pannocchia, Thermo 3 Livorno, Autotrasporti Spagnolo e Cetilar.
Un plauso anche ai medici Michela Piu, Piero Lo Schiavo, Mario Spinelli e Giovanni Borgioli, sempre presenti nei momenti chiave del torneo, e alla Misericordia di Livorno, che ha garantito la sicurezza sanitaria durante tutte le giornate. Un ringraziamento infine al CSI, che con i suoi gonfiabili ha regalato sorrisi anche ai più piccoli.
Il torneo “I’m a Lion” 2025 si chiude tra gli applausi, lasciando negli occhi e nel cuore di tutti i partecipanti l’immagine di uno sport che, quando è vissuto con passione e organizzato con cura, riesce a creare legami, ricordi e autentico entusiasmo. La LundaX Lions Amaranto, ancora una volta, si conferma una delle realtà più dinamiche del panorama rugbistico giovanile italiano.