(Adnkronos) – “I tempi sono maturi, il mio record esiste da tempo. Fontecchio lo batterà presto”. Antonello Riva ha guardato con attenzione la partita di ieri sera tra Bosnia e l’Italbasket. E ancora con più attenzione ha guardato Simone Fontecchio stabilire il nuovo record di punti segnati in un singolo match in un Europeo. Il giocatore dei Miami Heat ha realizzato 39 punti disputando una partita quasi perfetta in attacco, 13-20 al tiro e 7-10 da 3, superando così i 36 punti che Andrea Bargnani realizzò nel 2011 contro la Lituania.
Riva, 63 anni, oltre a essere il miglior marcatore di sempre in Serie A con 14.397 punti segnati, detiene anche la miglior prestazione singola offensiva in azzurro: segnò 46 punti il 29 ottobre del 1987 contro la Svizzera. Ma è pronto a cedere il testimone e lo conferma all’AdnKronos: “Può superarmi senza problemi. E’ un atleta straordinario, mica per niente è un professionista Nba. Non lo abbiamo scoperto certo ieri. E’ un realizzatore e tiratore, sa segnare in tutti i modi possibili. Quando giochi così tante partite ravvicinate è anche difficile lasciarsi alle spalle una serata storta come la sua contro la Grecia, ma lui è stato grande. Contro la Bosnia ha saputo sbloccarsi trovando fiducia in se stesso, prima che da tre punti, andando a prendersi tiri vicino a canestro e poi in transizione e in contropiede”. Lo ammette, Riva: vede qualcosa di sé in Fontecchio, al netto del fatto che i paragoni tra epoche diverse sono sempre molto pericolosi, come sottolinea lui stesso: “Io giocavo con i 30 secondi ad azione, lui con 24. Ai miei tempi l’arresto e tiro era un fondamentale irrinunciabile, oggi si dice che statisticamente quella zona non ti porta vantaggi. Io sono stato un precursore. Ai miei tempi le guardie erano più basse e non avevano la mia fisicità. Oggi nel ruolo di Simone sono tutti come lui”. Ma le somiglianze ci sono eccome, anche più evidenti rispetto a quelle con Marco Belinelli: “Beli dei tre è il tiratore più puro, micidiale per come sapeva trovare l’equilibrio anche in situazioni estreme. Fontecchio mi somiglia di più per come mette palla a terra e per come va a prenderseli, i tiri, senza per forza aspettare che qualcuno gli passi il pallone dietro l’arco”. Antonello Riva, detto Nembo Kid, è soddisfatto della nazionale di Gianmarco Pozzecco: “Un percorso difficile, ciò nonostante siamo laddove speravamo di essere. Ora è importante una vittoria contro la Spagna. Può aprirci un passaggio più abbordabile in ottica medaglia”. Parlando dei singoli, “Melli è un perno insostituibile, Diouf è ciò che ci è mancato in questi anni mentre Ricci è uno degli elementi più preziosi nelle rotazioni dalla panchina”. In questa batteria di lunghi Danilo Gallinari finora ha trovato poco spazio, nonostante per certi versi fosse il più atteso: “Ammetto che neanche io mi aspettavo un minutaggio così basso. Ma se salti il periodo della preparazione, quando la squadra trova determinati equilibri, riuscire a spezzarli è molto difficile. Mi piace pensare che stia aspettando il momento giusto, quando la squadra avrà davvero bisogno di lui”. Tornando al record, l’ex giocatore di Cantù, Milano e Pesaro ricorda tutto come se fosse ieri: “La mia era una partita più facile sulla carta, finì 131-75 per noi. Il nostro allenatore Sandro Gamba fece finta di niente, ma ammetto che ‘manovrai’ un pochino i miei compagni, almeno nel primo tempo. Il coach fece finta di non aver capito ma era chiaro che volessi provarci”. All’epoca il record, durato poco più di un trentennio, erano i 45 punti di Lino Cappelletti, segnati il 15 settembre 1956 contro la Svezia. Quello di Nembo Kid resiste da 38 anni. “A esser sincero preferisco ricordare di più il ‘quarantello’ contro l’Uruguay alle Olimpiadi del 1984, quella fu una gara tosta, vera. Ma i record esistono per essere battuti, quindi i tempi sono maturi. Certo, se dicessi che non mi dispiace affatto, non sarei sincero”. (di Giacomo Iacomino) —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Eurobasket, Antonello Riva incorona Fontecchio: “Supererà anche il mio record in azzurro”
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