LIVORNO – Non è una battaglia per un pallone, né una corsa al gol. È una sfida che si gioca lontano dai riflettori dello stadio, in silenzio, ma con la stessa grinta che lo ha reso uno dei più amati attaccanti del calcio italiano. Igor Protti, simbolo eterno del Livorno, ha scelto di condividere con i suoi tifosi e amici la lotta più dura della sua vita: quella contro una malattia che lui stesso ha definito “uno sgraditissimo ospite”.
In un toccante post sui social, il “Signore delle reti” ha raccontato di aver scoperto il problema qualche mese fa durante un controllo. Operato recentemente, ha mostrato una foto dal letto d’ospedale. “Dalla prossima settimana inizierò le cure”, ha scritto, “per cercare di migliorare la situazione e poter essere nuovamente operato tra qualche mese”.
“So che sarà durissima”, ha ammesso Protti. “So benissimo che si può vincere o perdere, ma ce la metterò tutta, come sempre”. E poi quel tratto che lo ha sempre distinto, dentro e fuori dal campo: il legame con la sua gente, con la sua famiglia, con Livorno. “Come quando ero in campo e mi sentivo parte di una grande comunità, oggi sento anche la vicinanza di tutti gli amici e di tutte quelle persone che mi hanno seguito e voluto bene”.
Il suo post ha fatto il giro della città e del mondo dello sport, scatenando un’ondata di affetto e vicinanza tra campioni e atleti, sportivi di oggi e di ieri. Tra i primi a esprimere pubblicamente il proprio sostegno, anche il sindaco di Livorno Luca Salvetti, che sui social ha scritto parole cariche di emozione (QUI IL SUO POST).
“Igor non è solo il più grande giocatore che Livorno abbia mai visto in maglia amaranto, ma è un amico vero. Qualche tempo fa mi aveva confidato cosa stava accadendo e per me è stata una notizia capace di segnarmi profondamente nell’animo e nell’umore. In questo momento difficile sono lì con lui, con la testa, con il cuore, e come me, a sostenerlo nella lotta, ci sono migliaia di persone. Igor, un grande abbraccio”.
Una testimonianza intensa, vera, che restituisce l’immagine di un uomo che ha fatto della determinazione, dell’umiltà e della dedizione i suoi tratti distintivi. E oggi, come allora, tutta Livorno e il mondo del calcio fanno quadrato attorno a lui, in attesa di vederlo vincere ancora una volta.
Forza Igor. La tua gente è con te.