LIVORNO – Un campo da rugby trasformato in un gigantesco salotto all’aperto, due tavoli da palo a palo e oltre 400 persone riunite per una serata all’insegna dello spirito di squadra. È così che l’Unicusano Livorno Rugby 1931 ha celebrato, sabato 21 giugno – giorno del solstizio d’estate – il suo 94° anniversario, scrivendo una nuova pagina di storia collettiva al campo ‘Giovanni Maneo’, cuore pulsante del rugby labronico.
Una festa vera, sentita e partecipata da famiglie, atleti, dirigenti, tecnici, educatori e amici del club, uniti sotto i colori biancoverdi per condividere non solo una cena, ma un sentimento di appartenenza che attraversa le generazioni. Momento clou della serata è stata la prima edizione della “tombolata biancoverde”, iniziativa destinata a diventare una nuova tradizione del club. A condurla con ironia e verve è stato Andrea De Rossi, ex capitano della Nazionale e figura simbolo del rugby italiano, che ha coinvolto adulti e bambini in un gioco capace di unire, divertire e rafforzare il senso di comunità.
Durante la serata spazio anche ai ringraziamenti e alle premiazioni per lo staff tecnico, i dirigenti e soprattutto gli educatori: le figure che, dietro le quinte, costruiscono quotidianamente il futuro del club, accompagnando con passione la crescita sportiva e umana dei giovani rugbisti.
Intanto prosegue, sempre al campo Maneo, la preparazione atletica estiva per le categorie giovanili, affidata ai preparatori Francesca Argelassi e Simone Bartolucci, sotto la supervisione tecnica di Gianluca Guidi, director of rugby della società.
“Il rugby a Livorno è più di uno sport – ha sottolineato Guidi – è una cultura, un’identità condivisa che si trasmette attraverso esperienze come questa. Il nostro compito è alimentarla e darle continuità, dentro e fuori dal campo”.
Una serata che ha unito festa, memoria e futuro, confermando ancora una volta che l’Unicusano Livorno Rugby 1931 non è solo una squadra, ma una comunità.
