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A Cortina d’Ampezzo le strutture ricettive si preparano a Giochi

(Adnkronos) –
Cortina d’Ampezzo si prepara a vivere un momento di grande rilevanza internazionale: tra meno di un anno, insieme a Milano, ospiterà i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026. Questo evento rappresenta una nuova tappa nella lunga tradizione sportiva della località, confermandone il prestigio nel panorama mondiale degli sport invernali e il suo ruolo di Regina delle Dolomiti. In vista dei Giochi, Cortina sta attraversando un’importante fase di rinnovamento con nuove strutture ricettive che hanno recentemente aperto le loro porte: l’Hotel Tofana e l’Eight Hotel, entrambi a 5 stelle, oltre alla Casa Guargnè. Tra le strutture storiche in fase di rilancio spiccano l’Hotel Ancora, inaugurazione prevista per il mese di giugno acquistato tre anni fa da Red Circle, società di investimenti immobiliari di Renzo Rosso, che ha affidato la gestione a Egnazia Ospitalità Italiana, gruppo di gestione alberghiera fondato e guidato da Aldo Melpignano.  La Villa Oretta lungo la strada per il Passo Falzarego, e il celebre Hotel Cristallo. Accor, Invel Real Estate e Prodea Investments annunciano il debutto della catena di alberghi di lusso “Emblems Collection” in Italia, con l’Hotel Bellevue a Cortina d’Ampezzo, la cui apertura è prevista per la fine del 2026. Situato in Corso Italia, l’hotel ha una storia che affonda le radici alla fine del XIX secolo. Progettato dallo studio di architettura italiano Pconp, il restyling dell’edificio coniuga il tradizionale fascino alpino con un’estetica contemporanea, creando un rifugio elegante. “Siamo di fronte a una grandissima opportunità, la più stimolante per la nostra città e per il nostro comparto; mai come ora sentiamo di avere una grande responsabilità – afferma Sandra Ruatti, presidente dell’associazione albergatori -. L’ospitalità è un asset strategico fondamentale per una località come Cortina d’Ampezzo, non solo per gli aspetti economici, ma anche perché è l’espressione di una comunità e della sua idea di accoglienza. Il nostro nuovo consiglio si vuole riconoscere proprio in questa identità e contemporaneamente aprirsi al mondo, perché solo attraverso il confronto con i turisti, ma anche con i nuovi importanti investitori a Cortina, sarà possibile costruire e garantire un futuro di ulteriore crescita e sviluppo per la destinazione”.  Sull’impatto che possono avere i Giochi sul territorio, Joseph Ejarque, consulente di Cortina marketing aggiunge: “Le Olimpiadi 2026 non sono un punto di arrivo, ma di partenza. Rappresentano un acceleratore strategico importante purché si lavori per delineare un’offerta turistica integrata, destagionalizzata, con esperienze di alta qualità puntando a conquistare nuovi segmenti nei mercati esteri – Stati Uniti, Asia e Medio Oriente – che consentano a Cortina di riposizionarsi come una delle migliori destinazioni alpine. Prevediamo circa 85-105mila arrivi nella Conca durante i Giochi, ma la vera sfida andrà in scena dopo, perché è sul dopo che dobbiamo concentrarci, dimostrandoci proattivi fin da ora ponendo le basi per un sistema di accoglienza strutturato che sia a misura di un turista necessariamente diverso, più internazionale e alla ricerca di esperienze autentiche”. Per scoprire il fascino dell’alta montagna all’arte della cucina, verranno organizzate durante l’estate le Chalet Tofane Experiences: Cooking Class, lezioni pratiche guidate passo dopo passo da uno chef professionista, e Show Cooking con lo chef che cucina dal vivo, raccontando storie, curiosità e segreti dietro ogni piatto in un’atmosfera conviviale Sono ormai partiti i lavori Chalet Franz Kraler – Club Moritzino un nuovo landmark dell’ospitalità alpina in vista di Milano-Cortina 2026 A Socrepes, ai piedi della Tofana, la famiglia Kraler inaugura Chalet Franz Kraler un progetto che ridefinisce i codici dell’ospitalità in alta quota. Non un resort, ma un ecosistema sensoriale, pensato per chi riconosce l’eccellenza nella fusione tra visione, natura e materia. Firmato dallo studio blueArch, lo spazio si sviluppa su una struttura modulare, articolata su tre livelli mimetici, rivestiti in larice scuro e grandi vetrate che dissolvono ogni confine con il paesaggio. I materiali – dolomia, ferro, vetro colato e cemento luminescente – dialogano con l’ambiente e costruiscono una narrazione tattile e luminosa. La terrazza, affacciata sulle piste olimpiche, diventa palcoscenico di esperienze irripetibili. Il nuovo chalet inaugurerà in sinergia con la famiglia Craffonara del leggendario Club Moritzino, fondato nel 1966 e divenuto icona internazionale dell’après-ski e dell’intrattenimento alpino di alta gamma.  Più di un ristorante in quota, Chalet Franz Kraler – Club Moritzino è un marchio che coniuga spirito gourmet e lifestyle contemporaneo: dj set live, eventi privati, collaborazioni con brand di moda e lusso che disegnano ogni stagione un rituale esclusivo tra musica, stile e spettacolo. La cucina, affidata agli chef del Club Moritzino, fonde con maestria radici altoatesine e visione mediterranea: piatti essenziali e sorprendenti, sospesi tra terra e mare, un equilibrio tra verticalità territoriale e ricercatezza. Molto più di una destinazione, lo halet è un luogo aperto e poliedrico, concepito per accogliere collaborazioni con il mondo della moda, del lusso e della cultura. Una serie di ambienti e vetrine pensati per ospitare progetti site-specific, installazioni ed esperienze immersive, in dialogo costante con brand e creativi in cerca di un contesto davvero unico. A dare forma visiva a questo immaginario è anche il logo del progetto, concepito nel segno di un esagono aperto. —turismowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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